Museo delle Mura

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Musei Arte Antica

Rete Musei Civici di Roma

Classificazione: 2 su 5.

La storia del Museo è costellata di false partenze e intoppi burocratici, fino al 1990, anno in cui finalmente il museo fu realizzato.

Oggi il museo ha il suo ingresso all’interno di Porta San Sebastiano, una delle porte meglio conservate delle mura aureliane.

La porta anticamente si chiamava Porta Appia perché immetteva sulla più bella e famosa strada consolare, appunto la via Appia.

Con l’avvento dell’era cristiana, il suo nome cambiò in Porta San Sebastiano perché portava nel santuario dedicato al martire, proprio sulla via Appia.

La porta diventò la discussa residenza di Ettore Murri, segretario del partito fascista nel 1942-43.
Murri riuscì ad apportare modifiche al monumento, per farlo diventare il suo studio artistico, nonostante nel 1939 la Ripartizione Antichità e Belle Arti si fosse opposta.

Dopo la seconda guerra mondiale la Porta San Sebastiano venne riaperta al pubblico con l’intento di creare successivamente un museo delle mura.

Ci furono vari passaggi di proprietà tra il Ministero dell’Istruzione e il Comune di Roma e passarono gli anni fino alla fine del XX secolo.

Recentemente il museo è stato utilizzato per le riprese di un film italiano molto suggestivo: “Guarda in alto” del 2017 di Fulvio Risuleo. Si tratta di un’incantevole favola moderna ambientata sui tetti di una Roma fantastica e surreale. Il protagonista, il fornaio Teco incontrerà il personaggio Baobab proprio all’interno del Museo delle Mura.

Indirizzo: Via di Porta S. Sebastiano, 18 – 00179 Roma
Sito web: http://www.museodellemuraroma.it/it
Costo Indicativo del biglietto: gratuito
Gratuità: sempre

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