Il Casino Giustiniani Massimo al Laterano

Il Casino durante i secoli

Il Casino Giustiniani Massimo è ciò che rimane di una vasta proprietà che il grande collezionista e mecenate Vincenzo Giustiniani fece costruire tra il 1605 e il 1618.

Vincenzo Giustiniani è passato alla storia anche per aver protetto, nel suo circolo di artisti Caravaggio.

L’erede adottivo di Vincenzo, Andrea Giustiniani Banca si occupò di sistemare la collezione di opere antiche e di abbellire le facciate del Casino inserendo rilievi e rosoni, secondo il gusto del XVII secolo.

In questo periodo un grande interesse per l’antico animava le ricche famiglie nobili. Andrea concepì l’abbellimento del Casino come un personale programma propagandistico. Il giovane aveva sposato Anna Maria Flaminia Pamphili, nipote del Papa Innocenzo X e figlia della famosa Pimpaccia, la potentissima Olimpia Maidalchini, per questo aquile (simbolo della famiglia Giustiniani) e colombe (simbolo della famiglia Pamphili) compaiono sulla facciata del Casino. Sulle pareti ci sono grandi teste antiche, rilievi presi da sarcofagi romani e al centro del giardino una grande statua, un “pastiche” (la composizione della figura è avvenuta tramite assemblaggio di più statue non pertinenti) che rappresenta l’imperatore Giustiniano per ricordare il nome della famiglia nobile di cui Andrea era erede.

Sezione delle Sale al pian terreno. Fonte “Il Casino Giustiniani Massimo al Laterano” di Monica Minati

La proprietà era molto vasta nel XVII ma durante i secoli, a causa delle alterne vicende della famiglia e del riassetto urbanistico della città con la nascita del Regno d’Italia, fu molto ridotta.

Per dare un’idea della grandiosità della proprietà basti pensare che il bellissimo portale che oggi si trova come ingresso a Villa Celimontana è stato smontato proprio dalla proprietà dei Giustiniani al Laterano.

Il principe Vincenzo III Giustiniani fu costretto a vendere la proprietà alla nobile e antichissima famiglia Massimo nel 1802.

Carlo Massimo (1766-1827) fu il primo ad interessarsi alla decorazione degli interni del Casino, fino a quel momento restati spogli. Chiamò un gruppo di pittori tedeschi, “I Nazareni” per dipingere le tre sale al piano terreno.

I lavori durano dal 1817 al 1829 e coinvolse 5 artisti: Philipp Veit, Joseph Anton Koch, Julius Schnorr von Carolsfeld, Johann Friedrich Overbeck, Joseph von Fuhrich per la realizzazione di tre cicli pittorici dedicati ai capolavori della letteratura italiana: “La Divina Commedia” di Dante, “L’Orlando furioso” di Ludovico Ariosto e “La Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso.

Alla fine del XIX secolo, Filippo Massimo trasferì buona parte della collezione di statue antiche, dalla proprietà in Laterano ad altre proprietà della famiglia, successivamente la restante parte della collezione fu rimossa a seguito delle invasive trasformazioni urbanistiche del piano di lottizzazione di Roma.

Durante il periodo di occupazione tedesca, nella seconda guerra mondiale, il carcere e caserma delle SS si trovava in via Tasso, 145 non lontano dal casino, essendo poco lontano dal Casino, gli ufficiali e sotto ufficiali tedeschi utilizzarono le tre sale affrescate come mensa.

Nel 1948 il Casino fu venduto all’Ordine della Custodia della Terra Santa che ne è tuttora proprietario.

Indirizzo: via Matteo Boiardo, 16 – 00185 Roma

Telefono: 06 70495651

Giorni di apertura:
Martedì e giovedì ore 9.00-12.00/16.00-18.00 
Domenica ore 10.00-12.00
L’edificio è proprietà privata ed è sede della delegazione dei Francescani di Terra Santa.
Per entrare suonate il campanello e siate pazienti se non dovessero aprire subito, c’è solo un guardiano e potrebbe essersi allontanato un attimo ( a noi è successo 🙂 )

Sito web: non esiste al momento un sito ufficiale

Costo Indicativo del biglietto: gratuito, è gradita un’offerta libera per sostenere le spese di conservazione del palazzo.

Gratuità: sempre

Sono poche le fonti ufficiali disponibili ma in sede è possibile acquistare, in diverse lingue, una bellissima guida al costo di 15,90 euro circa. Potete chiedere al guardiano.

Il Casino Giustiniani Massimo al Laterano. Ediz. illustrata
di Monica Minati
ETS – Edizioni Terra Santa

Leggi anche:
La nobile famiglia Massimo è una delle più antiche di Roma e ha dei legami inscindibili con la città eterna.

Palazzo Massimo – attuale sede del Museo Nazionale Romano apparteneva alla famiglia ed era stato costruito come Istituto dei Gesuiti.

In quegli anni altre famiglie stavano abbellendo le loro residenze di “campagna” – come la potente famiglia Torlonia

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora